Curriculum vitae

Lezione di ieri: noi marinai moderni abbiamo moltissimo da imparare dalla marineria d’altri tempi.
Giovedì 24/08/2023 Port Denarau (Fiji)
Nel pomeriggio Charlotte ritorna a terra con il canotto per finire le ultime commissioni, così noi nell’attesa facciamo una nuotata. Con la marea calante, vedo almeno tre noci di cocco alla deriva verso il mare aperto. Mi tuffo per andare a recuperarle. Il ritorno con tre noci di cocco è complicato, lancio in avanti e poi le raggiungo a nuoto, procedendo così a lanci e bracciate. Seduto sul ponte all’ombra dell’albero, sbuccio le noci appena catturate. A seconda dello stadio di maturazione, in figiano ci sono molte parole per indicare le noci di cocco. Una noce di cocco ben matura e vecchia si chiama madu (si legge mandu), invece una noce di cocco che ha già il germoglio di chiama vara. A seconda delle applicazioni culinarie si usano noci diverse, per questo esistono nomi diversi per designarle. Se sei in cucina e tutti i giorni mandi tuo figlio in giardino a prendere una-noce-matura-ma-non-germogliata, prima o poi di inventi una parola breve che ti semplifichi la vita, madu. Dopo quest’ultima prodezza, mi sono già guadagnato un soprannome. Magali ha già pronto un soprannome adatto, “Che ne dici di Chief Coconut Officer, C.C.O.?” (In inglese CEO, Chief Executive Officer, significa amministratore delegato.) Raph è entusiasta e quindi è fatta, ora sono l’ufficiale capo dei cocchi.
Prima del tramonto, rilevo l’altezza del sole sull’orizzonte. Il progetto cartaceo è ufficialmente inaugurato, con il benestare di Charlotte che mi presterà il sestante più o meno ogni giorno.
Questa notte non c’è fretta, perché domani ci sveglieremo con calma per tornare nella rada di martedì scorso. Mi è stato riferito che non mi sono perso un granché, infatti quando sono arrivati all’isola di Malolo, la rada era così piena di barche da rendere difficile ancorare. Inoltre l’isola non offre alcuna protezione dal vento, perciò invece di fermarsi a fare snorkeling, sono tornati indietro difilato. Per domani non è previsto vento, perciò ritenteremo la manovra.
Venerdì mattina sappiamo l’ancora dal fondale fangoso di Port Denarau. Non si muove una foglia, così partiamo a motore. Lord Asparagus ormai è un professionista nel lancio del secchio, così risciacqua tutto il ponte con secchiate d’acqua marina.
La superficie della laguna è una macchia d’olio, oggi non c’è alcuna speranza di veleggiare. Possiamo solo adeguarci al rombo del motore e prepararci a sopportarlo per ore.

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