Viaggio intorno al mondo,
con un biglietto di cartone

Ciao, mi fa piacere che ci sia qualcuno a leggere. Per chi non mi conosce, sono un avventuriero nato a Reggio Emilia e ho 25 anni. Mi chiamo Palla, anche se qualcuno mi conosce come Riccardo Palladini.

Me

Adoro sentire la strada sotto i piedi e il vento sulla faccia. Mi piace avere gli scarponi come pavimento e l’amaca come letto. Sono curioso e appassionato di diversità: naturale, culturale, linguistica, spirituale. In effetti, avendo studiato Ecologia, la biodiversità è il mio mestiere. Adoro imparare a costruire le cose da zero e fare a meno di ciò che non è necessario per non averlo più tra i piedi. Ho le idee chiare sul mio futuro, non mi manca niente, ma sono convinto che compiere un grande viaggio sia un’esperienza ricca quanto vivere una seconda vita.

Uno zaino

Cinquanta litri, seminuovo, regalo di mia sorella. Un mio amico lo ha battezzato Hans, per via della sua inseparabilità dal marsupio, che di conseguenza è noto al secolo come Elegretel. (Grazie Mara)

Pesano insieme 13,5 kg e permettono di accamparsi ovunque tra -5 e 40 °C, con vento, pioggia o neve. Amano smisuratamente viaggiare, perciò anche stavolta mi hanno convinto a portarli a spasso.

Un mondo

È difficile immaginarselo, perché sembra piccolo se si guarda l’atlante, sta tutto in un centinaio di fogli. Per avere un’idea delle dimensioni reali, provo a pensare al viaggio più lungo che ho fatto via terra, che sulla carta è un pezzettino insignificante. Posso comunque pensare di moltiplicarlo mentalmente: X2, X3, X4, X10… non basta, il planisfero è molto di più.

La verità è che è di un’enormità inimmaginabile. L’unico modo per conoscerlo è calpestarlo tutto intorno.

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